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Economia & Lavoro

Affitti in Europa: il divario tra aspettative e prezzi reali si riduce (ma resta alto)

Il Rent Gap Monitor di HousingAnywhere evidenzia un divario ancora significativo tra le aspettative degli inquilini e i costi reali degli affitti in Europa, con discrepanze che variano da città a città

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Il Rent Gap Monitor di HousingAnywhere ha rivelato una discrepanza significativa tra le aspettative degli inquilini e i costi effettivi degli affitti in Europa. Sebbene il divario medio sia diminuito rispetto al 2023, rimane ancora un problema rilevante per molte città europee.

Un divario ancora significativo

Nel primo trimestre del 2024, gli inquilini di 28 città europee si aspettavano di trovare alloggi in affitto a un prezzo inferiore del 18,7% rispetto al prezzo reale di mercato. Questa cifra, sebbene in miglioramento rispetto al 21,6% del 2023, indica che le aspettative dei locatari sono ancora lontane dalla realtà del mercato immobiliare.

Discrepanze variabili tra le città

Il rapporto del Rent Gap Monitor mostra che la discrepanza tra le aspettative di spesa e i costi reali varia notevolmente da città a città. A Bruxelles, ad esempio, il divario è minimo, con una differenza di soli 63 euro, mentre a Praga il divario raggiunge quasi i 600 euro. Questa variabilità indica che il problema non è uniforme e che alcune città stanno affrontando sfide più gravi di altre.

Torino e l’aumento del divario

Torino si distingue tra le città europee per l’aumento significativo del divario tra aspettative e costi reali. Nel 2023, il divario era nullo, mentre nel 2024 è salito a 219 euro. Questo incremento evidenzia una crescente difficoltà per gli inquilini torinesi nel trovare alloggi a prezzi accessibili, un problema che richiede attenzione e soluzioni urgenti.

Un problema europeo con soluzioni locali

Mentre il divario medio si riduce, rimane evidente che il mercato degli affitti in Europa continua a essere complesso e variabile. Le città devono adottare soluzioni mirate per affrontare le specifiche sfide locali. In particolare, le città come Torino, dove il divario sta crescendo, devono intervenire rapidamente per evitare che la situazione peggiori ulteriormente.

Da Praga a Bruxelles, le città con i divari maggiori e minori

In termini relativi, tra le 28 città, Praga mostra la maggiore discrepanza tra le aspettative e il prezzo degli affitti, con un divario del 59,7%. Nella capitale ceca, gli inquilini hanno cercato appartamenti per un massimo di 1.002 euro, trovandoli invece a 1.600 euro medi. In termini assoluti, la differenza è di quasi 600 euro. Anche Amburgo, Colonia e Lisbona registrano notevoli discrepanze, superiori al 30%.

Bruxelles si trova al polo opposto, dove gli inquilini hanno cercato appartamenti che fossero solo del 5,7% al di sotto del prezzo di mercato. Mentre il prezzo medio per l’affitto di un appartamento nella capitale belga è di 1.163 euro, gli inquilini hanno cercato un massimo di 1.100 euro, mostrando un divario di “appena” 63 euro. Anche il delta tra costi di affitto e aspettative di spesa a Vienna (8,2%) e Barcellona (8,7%) è minimo.

Un numero significativo di città, tra cui Madrid, Parigi, Berlino e Amsterdam, ha un divario tra i prezzi degli affitti compreso tra il 10% e il 20%.

Valencia, L’Aia e Torino, dove il divario è cresciuto di più

Se si confronta la differenza con l’anno scorso, spiccano notevolmente L’Aia, Valencia e Torino. Nella città spagnola, il prezzo medio di un appartamento è di 1.400 euro, mentre gli inquilini si aspettavano di trovarlo a 365 euro in meno. Il divario è aumentato notevolmente rispetto a quello dello scorso anno, pari a 51 euro. All’Aia, il divario è passato da 71 a 260 euro. Secondo l’International Rent Index by City di HousingAnywhere, queste due città hanno registrato alcuni dei più alti aumenti annuali nei prezzi degli affitti. Emerge dalla classifica anche Torino, dove gli affitti sono aumentati di più, con un divario che passa da 0 a 219 euro.

Nel resto d’Italia il divario diminuisce, ma i prezzi degli affitti restano preoccupantemente alti

All’estremo opposto, la differenza tra aspettative e realtà ad Amsterdam, Bologna e Milano è diminuita maggiormente. Anche il divario nelle altre città italiane analizzate, Firenze e Roma, si è ridotto in modo significativo.

Sembrerebbero dati confortanti, ma il mercato immobiliare italiano in diverse città è ancora lontano dall’accessibilità.

In Italia, i costi per appartamenti continuano a toccare soglie record: Roma è regina in Italia nei prezzi degli appartamenti, seconda in tutte e 28 le città europee analizzate solo a Parigi, con un canone di 2.000 euro, Milano è ottava con ben 1.700 euro. Nella capitale, inoltre, il divario tra le aspettative di spesa e il prezzo reale è di ben 500 euro.

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