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La Polizia di Stato al Salone del Libro: cultura e legalità in primo piano

La Polizia di Stato al Salone del Libro: cultura, legalità e coraggio attraverso libri e storie che raccontano l’impegno quotidiano delle forze dell’ordine

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Agente della Polizia di Stato
Agente della Polizia di Stato (© Depositphotos)

Il Salone internazionale del Libro a Torino è sempre stato un evento atteso dagli amanti della cultura e della letteratura, e quest’anno non fa eccezione. Con la XXXVI edizione dal titolo “Vita immaginaria“, l’evento promette di offrire un’esperienza unica ai visitatori, ma quest’anno c’è un’iniziativa che merita particolare attenzione.

La presenza della polizia di stato:

Anche quest’anno, la Polizia di Stato si fa parte integrante del Salone, con uno stand che va oltre la mera rappresentanza istituzionale. Situato nel Padiglione Oval allo stand V194, il punto d’incontro offre un’opportunità unica per promuovere la legalità e la cultura attraverso incontri dedicati, dimostrazioni e presentazioni di opere letterarie che riflettono l’impegno delle forze dell’ordine.

Un tributo al coraggio

La giornata di inaugurazione è stata contrassegnata da un momento toccante, con un pensiero rivolto al vice ispettore Christian Di Martino, recentemente ferito durante un intervento a Milano. Un gesto che sottolinea il coraggio e la dedizione quotidiana delle forze dell’ordine, sempre pronte a mettere in gioco la propria incolumità per proteggere la comunità.

La cultura come strumento di promozione della legalità

All’interno dello stand, la cultura si unisce alla promozione della legalità attraverso una selezione di libri significativi. Tra questi, spiccano i volumi del fumetto “Il commissario Mascherpa”, una storia avvincente che narra la lotta contro la ‘Ndrangheta. Un’opera che non solo intrattiene, ma educa e sensibilizza sulle sfide che le forze dell’ordine affrontano quotidianamente.

L’incontro tra letteratura e criminologia

In questo contesto, spiccano diverse opere di autori appartenenti alle forze dell’ordine. “Investigare 5.0 – Criminologia e criminalistica. Viaggio nel mondo delle indagini” offre un’analisi approfondita del mondo investigativo, unendo la teoria alla pratica con autorevolezza e competenza.

Le storie dei poliziotti scrittori

Ma il Salone del Libro non è solo un’occasione per presentare libri, è anche uno spazio dove i poliziotti diventano autori delle loro storie. Opere come “Amore cieco – Diario di un commissario di polizia” di Salvatore Blasco, o “Naufragare dentro te” di Giorgia Piredda, offrono uno sguardo intimo sulle esperienze di chi ogni giorno si trova a fronteggiare il lato oscuro della società.

Dalla storia al presente

Tra le opere in mostra, non mancano quelle che ci portano nel passato, come “Gli invisibili di San Zeno” di Alessandro Maurizi, che ci trasporta nella Verona di fine ‘800, illuminando gli angoli più oscuri della storia. Ma non solo passato, anche presente e futuro con “Oltre lo schermo – Intrecci e dialoghi tra generazioni: dai boomer all’Alpha generation” di Giuseppe Giorgio, che affronta tematiche attuali come il cyberbullismo e l’adescamento online.

Educazione e sensibilizzazione

Infine, non possiamo dimenticare opere come “Mannaggia agli struzzi” di Gianpaolo Trevisi, rivolte ai giovani per sensibilizzarli sul tema del bullismo. Un segnale importante che dimostra come la cultura e la letteratura possano essere potenti strumenti di educazione e sensibilizzazione su tematiche cruciali per la società.

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