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Economia & Lavoro

Accelerare la transizione energetica, il primo ESC aperto a Torino

L’incontro ha visto la partecipazione di figure chiave del settore energetico e politico, evidenziando l’urgenza e l’importanza di accelerare la transizione energetica in Italia. Con il sostegno delle istituzioni e delle imprese, è possibile affrontare le sfide e sfruttare appieno le opportunità offerte dalle energie rinnovabili per un futuro più sostenibile e prospero

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COESA Energy, Transizione energetica (© Ufficio Stampa)
Transizione energetica (© Ufficio Stampa)

Il 26 febbraio 2024, al Palazzo della Luce di Torino, Coesa ha dato il via al primo Energy Summit Conference (ESC), aprendo un confronto cruciale tra rappresentanti della politica e del settore industriale sull’importante tema della transizione energetica in Italia.

Tra i partecipanti, oltre a Coesa con Federico Sandrone, erano presenti Stefano Buono (Newcleo), Davide Damosso (Environment Park Torino), Luca Conti (E.ON Italia), Barbara Conti (Lavazza) e Agostino Re Rebaudengo (Elettricità Futura).

Il potenziale dell’energia solare

L’Italia dispone di oltre 300 kmq di coperture su stabilimenti e capannoni industriali, un’area che potrebbe essere sfruttata per l’installazione di impianti fotovoltaici. Secondo le stime, questo potrebbe tradursi in un investimento tra i 30 e i 36 miliardi di euro, con la possibilità di aggiungere fino a 30 GW alla produzione nazionale di energia elettrica da fonti rinnovabili. Questo, a sua volta, potrebbe contribuire significativamente al raggiungimento degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni entro il 2030.

Nonostante il potenziale, l’Italia si trova ancora dietro rispetto ad altri paesi europei per quanto riguarda l’installazione di impianti fotovoltaici. Tuttavia, i numeri indicano un ampio margine di crescita, con oltre 300 GW di progetti in attesa di approvazione. Questo sottolinea l’importanza di rivedere gli incentivi e di adottare un approccio strategico che favorisca lo sviluppo di nuove filiere industriali.

Record storico di investimenti nella transizione energetica e il ruolo nel rilancio industriale

A livello globale, gli investimenti nella transizione energetica verso fonti a basse emissioni di carbonio hanno registrato un aumento del 17% nel 2023, raggiungendo un nuovo record di 1.770 miliardi di dollari. Questo evidenzia il crescente interesse e l’importanza strategica delle energie green nel panorama economico internazionale.

La transizione verso energie green non solo offre vantaggi ambientali ma può anche sostenere il rilancio di distretti industriali storici. Torino, in vista del 2035 e dei cambiamenti nell’industria automobilistica, si prepara ad affrontare questa sfida, con un focus particolare sui biofuel e sulle opportunità che offrono.

Il messaggio del Ministro dell’Ambiente e il futuro dell’idrogeno

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha sottolineato l’importanza di individuare percorsi realistici per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Ciò richiede un grande cambiamento non solo nella struttura dell’economia, ma anche nei mercati finanziari e negli investimenti.

L’uso dell’idrogeno come vettore energetico presenta grandi potenzialità, soprattutto nei settori dei trasporti e dell’industria. Tuttavia, ci sono ancora sfide da affrontare, tra cui la burocrazia e la necessità di snellire le procedure per facilitare l’adozione di tecnologie green.

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