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Cronaca & Attualità

Torino: scontro sul codice della strada – le voci ambientaliste contro sindaco e ministro

Le associazioni ambientaliste piemontesi lanciano un chiaro messaggio di allarme e di invito al cambiamento

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Panorama di Torino
Torino (© Depositphotos)

TORINO – Le recenti dichiarazioni del Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e del Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, hanno scatenato una reazione di ferma opposizione da parte di sedici associazioni ambientaliste piemontesi. Le parole di elogio del Sindaco per il nuovo codice della strada e per la gestione del problema delle Città 30 da parte del Ministro Salvini hanno sollevato polemiche e sconcerto.

Il rifiuto del Sindaco: una mancanza di rappresentatività

Il documento firmato dalle associazioni ambientaliste non lascia spazio a interpretazioni ambigue: il Sindaco di Torino non rappresenta né loro, né le famiglie delle vittime degli incidenti stradali o dell’inquinamento atmosferico. Le parole dure e forti testimoniano una profonda delusione nei confronti dell’Amministrazione comunale, accusata di non prendere provvedimenti concreti per ridurre i pericoli legati al traffico e all’inquinamento.

La posizione del consiglio comunale

La contrarietà delle associazioni ambientaliste trova riscontro anche nella maggioranza del Consiglio Comunale di Torino, che ha votato a favore di un ordine del giorno contrario alle modifiche al Codice della Strada proposte dal Ministro Salvini. Mentre in molte città italiane si registravano manifestazioni per chiedere maggiore sicurezza stradale e un ambiente più salubre, il Sindaco sembrava focalizzato su altri obiettivi.

Il “Codice della Strage” e le sue conseguenze

Le modifiche introdotte dal Ministro Salvini sono considerate una perpetuazione del “Codice della Strage“, un insieme di norme che, secondo le associazioni ambientaliste, contribuiscono a creare sofferenza e ingiustizia sociale. L’Italia, invece di avanzare verso standard più elevati di sicurezza e sostenibilità, sembra ancorarsi a politiche che la allontanano dai Paesi civili e moderni.

Futuro legato alle automobili? Scelta irresponsabile

L’idea di investire denaro pubblico per mantenere Torino legata alla produzione e alla vendita di automobili è considerata irresponsabile e anacronistica nel contesto attuale. Mentre il mondo si muove verso obiettivi di neutralità climatica, il continuare a favorire l’industria automobilistica appare come una scelta controproducente e dannosa per l’ambiente e per la salute pubblica.

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