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La squalifica shock di Paul Pogba (e l’annuncio di ricorso)

La squalifica di Paul Pogba per doping sconvolge il calcio mondiale. Il centrocampista della Juventus annuncia il ricorso, difendendo la sua innocenza e lottando per il futuro della sua carriera. Un colpo di scena che getta ombre sulla reputazione di uno dei grandi nomi del calcio internazionale

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Paul Pogba con la maglia della Juventus
Paul Pogba con la maglia della Juventus ( © Depositphotos)

Il mondo del calcio è scosso dalla notizia della squalifica di quattro anni per doping inflitta a Paul Pogba, il talentuoso centrocampista della Juventus. Una sentenza che potrebbe segnare la fine della sua carriera, poiché il calciatore, quasi trentun anni, si trova ad affrontare un periodo di grande incertezza.

La squalifica è il risultato della positività al testosterone riscontrata dopo la partita Udinese-Juventus del 20 agosto scorso. Le controanalisi, effettuate a ottobre, hanno identificato nel Dhea la sostanza assunta dal giocatore. È importante notare che Pogba non aveva preso parte attiva alla partita, rimanendo in panchina fino al fischio finale.

Doping, la difesa di Pogba

Il centrocampista ha annunciato il suo ricorso contro la sentenza, dichiarando che il “verdetto è errato“. In una nota, Pogba si è descritto come “triste, scioccato e con il cuore spezzato” per la perdita di tutto ciò che ha costruito nella sua carriera. Ha anche sottolineato di non aver mai assunto consapevolmente sostanze dopanti e ha promesso che, quando sarà libero da restrizioni legali, la verità verrà a galla.

Pogba aveva già ammesso di aver assunto l’integratore che ha causato la positività, spiegando di averlo fatto su consiglio di un medico di Miami. Il giocatore ha riconosciuto di essere stato influenzato da vari “amici” nel corso degli ultimi tempi, inclusi consigli medici che si sono rivelati errati.

Il dettaglio della positività

Il referto di positività ufficiale parlava di “testosterone e suoi metaboliti“, ma la sostanza in questione è il Dhea, noto come “ormone della giovinezza“. Nonostante la sua proibizione da parte dell’Agenzia Mondiale Antidoping da oltre un decennio, Pogba sostiene di non essere stato consapevole delle implicazioni di questa sostanza.

La promessa di ricorso

Nonostante l’attuale scenario buio, Pogba ha espresso la sua determinazione a presentare ricorso presso il Tribunale Arbitrale dello Sport. La sua lotta per dimostrare l’innocenza e proteggere il suo nome potrebbe essere l’ultima battaglia di una carriera che sembra giungere a una svolta inaspettata.

Il calcio mondiale osserva con sorpresa e preoccupazione il destino di uno dei suoi giocatori più celebrati, mentre Paul Pogba combatte per la sua reputazione e la sua carriera nel mezzo di questa controversa vicenda legata al doping.

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