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ATP Roma: eliminato anche il biellese Napolitano (ultimo italiano rimasto)

Stefano Napolitano sfida il cileno Nicholas Jarry in un incontro carico di emozioni e colpi indimenticabili. Scopri il resoconto di un match che ha tenuto il pubblico del Grand Stand con il fiato sospeso fino all’ultimo punto

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Stefano Napolitano
Stefano Napolitano (© Agenzia Fotogramma)

La truppa italiana saluta anche il torneo maschile dopo quello delle donne. Come Arnaldi, anche Stefano Napolitano deve cedere in tre set al cileno Nicholas Jarry, specialista del rosso e molto in forma in questo periodo.

Un duro test per Napolitano

Si sapeva che batterlo sarebbe stata dura per Napolitano, che sta rientrando dopo un mare di guai, ma il biellese, dopo un inizio incerto, un primo set durante il quale è stato completamente dominato, ha dato più di una speranza ai tifosi.

Un primo set dominato dal cileno

Il primo set scivola via in meno di mezzora, il cileno domina con il servizio e la potenza che Napolitano temeva. Il biellese sembra anche un po’ contratto: è l’ultimo italiano rimasto in gara nel singolare maschile, e c’è tutto il Grand Stand pieno di gente e di bandiere a tifare per lui.

La reazione di Napolitano nel secondo set

Quando Jarry ottiene il break all’inizio del secondo, sembra proprio che non debba esserci partita fra i due, in fondo ci sono 101 posizioni a dividerli in classifica. Ma Stefano non si arrende: ottiene subito il contro break suscitando l’entusiasmo di un pubblico che sembrava già rassegnato alla sconfitta.

Il servizio comincia a funzionare meglio, anche la seconda dà i suoi frutti. Nei due game successivi si gioca poco, entrambi finiscono a zero, poi la partita diventa sempre più vivace e tirata, fino a infiammarsi sul 5-4 per Napolitano.

La lotta fino all’ultimo punto

Jarry non è più tanto sicuro dei suoi colpi, ora è lui ad andare spesso fuori misura con il diritto, e aumentano i doppi falli sotto gli occhi preoccupati di nonno Fillol. E comincia proprio con un doppio fallo il gioco decisivo del secondo set: l’italiano accorcia, mette sotto pressione il cileno e conquista una doppia palla break con le quali otterrà il secondo set (6-4).

Il delirio del pubblico e la resistenza di Jarry

Il Grand Stand è in delirio e balla al suono di “Freed from Desire” di Gala, inno degli stadi di mezzo mondo, ma l’allegria dura poco: stavolta Stefano tiene il primo turno di servizio con qualche difficoltà, ma lo chiude con una bella volée, e Jarry tiene il passo con un paio di palle contestate dall’italiano, ma con molta educazione: risolve sempre Lajani.

Il game decisivo e il punto di svolta

Il game decisivo è il terzo, lunghissimo, estenuante: dopo cinque parità e due palle break annullate, Stefano cede con un doppio fallo. Ma resta attaccato alla partita, e nel sesto gioco si porta sullo 0-40.

La sconfitta e la rinascita di Napolitano

Jarry però resiste, ed è lì che l’ultima occasione di Stefano svanisce. Il cileno va a servire per il match sul 5-4. Subito una buona prima a uscire, ma Napolitano continua a lottare e arriva fino al 30 pari. Un dritto incrociato porta il cileno a match point: ne basta uno con un diritto lungolinea per chiudere 6-2 4-6 6-4 e porre fine all’avventura di Napolitano. Che resta un giocatore ritrovato.

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