Economia & Lavoro
Formazione continua in Piemonte, modello di eccellenza per l’Italia
l Piemonte eccelle nella formazione continua con oltre 6mila imprese aderenti a FondItalia e quasi 8 milioni di euro erogati. Il Rapporto 2024 evidenzia la regione tra le prime dieci in Italia per l’attenzione alla formazione dei lavoratori
La Regione Piemonte si distingue come una delle realtà più virtuose nel panorama italiano della formazione continua. Con oltre 6mila imprese aderenti a FondItalia e quasi 8 milioni di euro di contributi erogati, il Piemonte dimostra un impegno costante nell’aggiornamento professionale dei lavoratori. Il Rapporto FondItalia 2024 conferma la regione tra le prime dieci in Italia per l’attenzione alla formazione continua, posizionandosi al sesto posto.
L’evoluzione della formazione continua in Piemonte
Dal luglio 2009, quando è stato possibile effettuare le prime adesioni a FondItalia, oltre 46mila lavoratori piemontesi hanno partecipato a programmi di formazione continua. Le 6.207 aziende aderenti rappresentano il 4% del totale nazionale. In particolare, la provincia di Torino guida la classifica regionale con il 61% delle imprese e il 59% dei lavoratori coinvolti, seguita da Cuneo e Novara.
Maurizio Marrone, assessore alle Politiche sociali del Piemonte, ha enfatizzato l’importanza strategica della formazione continua: “La formazione è fondamentale e strategica per essere preparati ai cambiamenti globali e competere efficacemente. Essa consente alle aziende, soprattutto quelle medio-piccole, di mantenere un vantaggio competitivo”. Elena Chiorino, assessora regionale all’Istruzione e Merito, ha sottolineato: “In una fase di transizione come quella attuale, la sinergia tra Regioni e Fondi Interprofessionali è cruciale per supportare l’impresa e guardare al futuro con politiche di formazione come investimento, non costo”.
I numeri della formazione continua
Il 90% delle imprese piemontesi aderenti a FondItalia sono microimprese, con meno di nove dipendenti, totalizzando oltre 17mila lavoratori. Il 9% sono piccole imprese, con dipendenti tra 10 e 49, per un totale di oltre 11mila lavoratori. I settori più rappresentati sono il commercio (30%), il manifatturiero (12%), i servizi di alloggio e ristorazione (12%) e le costruzioni (10%).
Dal 2010, anno di attivazione del primo Sportello di FondItalia, il 54% dei lavoratori piemontesi aderenti ha beneficiato delle risorse per la formazione continua, per un totale di quasi 8 milioni di euro. Torino ha ricevuto il 61% dei contributi, seguita da Cuneo (25%) e Asti (4%).
Sfide future e prospettive
Egidio Sangue, Direttore di FondItalia, ha sottolineato la necessità di un impegno serio sull’aggiornamento delle competenze: “Il 50% delle micro e piccole imprese aderenti a FondItalia viene coinvolta in attività formativa. Questo dato ci rende ottimisti sulla capacità delle imprese di valorizzare il capitale umano. Il calo demografico aggraverà la scarsità di forza lavoro, rendendo essenziale la riqualificazione delle competenze, non solo per i dipendenti ma anche per gli imprenditori”.
Silvia Marchetti, segretaria UGL Torino, ha evidenziato l’importanza della formazione in un momento di crisi del settore automotive, mentre Alessandro Franco, segretario generale FederTerziario, ha sottolineato la necessità di risorse aggiuntive per ampliare la formazione anche ai micro e piccoli imprenditori.
Il Rapporto FondItalia 2024 conferma il Piemonte come modello di eccellenza nella formazione continua. La regione dimostra di credere fermamente nell’investimento sul capitale umano come leva fondamentale per la crescita economica e l’innovazione. Il roadshow di presentazione del Rapporto, partito da Bari e previsto in altre città italiane come Palermo, Napoli e Roma, sottolinea l’importanza di una strategia formativa diffusa e capillare sul territorio.
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