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Economia & Lavoro

Cooperative torinesi: numeri in calo, ma fiducia nel futuro

Le cooperative torinesi affrontano il 2024 con sfide come il calo numerico e la difficoltà di reperimento di risorse giovani, ma con una visione ottimista. Cruciali saranno le azioni ESG e la promozione della parità di genere

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Cooperative torinesi
Cooperative torinesi

Il sistema delle cooperative torinesi ha subito una trasformazione negli ultimi dieci anni, evidenziando una significativa contrazione numerica, ma allo stesso tempo mantenendo un ruolo cruciale nell’economia locale. Le cooperative torinesi rappresentano oggi una forza importante, nonostante la flessione del 28,1% rispetto al 2014, con 1.105 cooperative attive nel primo semestre del 2024. Questo dato rappresenta una diminuzione dell’1,7% rispetto a fine 2023 e del 5,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

I settori più colpiti: costruzioni e servizi

Nel 2023, le cooperative torinesi hanno generato 2,8 miliardi di euro di valore della produzione e impiegato oltre 42.000 addetti, con una forte presenza nei settori dei servizi alle imprese e alle persone. Tuttavia, il settore delle costruzioni ha registrato la flessione più marcata, con un calo del 41,5% negli ultimi dieci anni. Anche il comparto dei servizi alle persone, che rappresenta il 27,8% delle cooperative attive, ha visto un ridimensionamento, sintomo di una difficoltà strutturale.

Calo delle cooperative giovanili e l’importanza del ricambio generazionale

Uno dei temi centrali emersi dall’indagine della Camera di commercio di Torino riguarda la difficoltà delle cooperative giovanili, che sono in continua diminuzione. Le cooperative giovanili rappresentano solo il 2% del totale, con una contrazione significativa negli ultimi anni. Questo fenomeno è sintomatico di una sfida importante: il ricambio generazionale. L’invecchiamento della popolazione e la denatalità mettono in discussione la sostenibilità a lungo termine delle cooperative, soprattutto per il settore del welfare, che necessita di giovani qualificati.

Occupazione stabile, ma con difficoltà di reperimento

Nonostante la stabilità dell’occupazione nel primo semestre del 2024, con l’occupazione stabile per il 78,4% delle cooperative, il settore sconta una difficoltà nel reperimento di risorse qualificate. Circa il 47,9% delle cooperative prevede l’assunzione di nuovo personale, ma la scarsa formazione e competenza dei candidati ostacola il processo di crescita. Le cooperative si interrogano su come incentivare l’ingresso di giovani e donne, componenti fondamentali per il futuro del settore.

Azioni ESG come una priorità per il futuro

L’adozione di politiche ESG (Environmental, Social and Governance) è ormai una priorità per la maggior parte delle cooperative torinesi: ben il 92,4% delle imprese ha già implementato almeno un’azione in ambito ESG, soprattutto in ambito sociale e ambientale. La promozione di energie rinnovabili e la creazione di piani aziendali coerenti con la transizione energetica rappresentano passi cruciali per il futuro.

La positività nonostante le difficoltà

Nonostante le sfide, il 74,7% delle cooperative si dichiara ottimista per il futuro, segno di una resilienza radicata nel tessuto imprenditoriale torinese. Il mondo cooperativo, in costante ricerca di nuovi modelli di sviluppo, vede nella parità di genere e nel coinvolgimento delle nuove generazioni elementi chiave per la propria evoluzione.

Le cooperative torinesi, nonostante il ridimensionamento numerico, continuano a svolgere un ruolo cruciale nell’economia locale. Le sfide legate al ricambio generazionale, alla parità di genere e all’adozione di pratiche sostenibili saranno fondamentali per garantire la crescita futura di questo comparto imprenditoriale. Torino, centro nevralgico del sistema cooperativo piemontese, rimane protagonista del cambiamento, con un occhio di riguardo alle nuove sfide globali.

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