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Economia & Lavoro

Rapporto Oti Piemonte 2024: progressi e sfide nell’infrastrutturazione regionale

Il Rapporto Oti Piemonte 2024 rivela un aumento delle opere infrastrutturali in linea con il programma, ma evidenzia anche sfide e ritardi significativi nel completamento dei progetti cruciali per lo sviluppo regionale

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Cantiere edile - Rapporto Oti Piemonte 2024
Cantiere edile (© Depositphotos)

Il Rapporto Oti Piemonte 2024 ha recentemente evidenziato un notevole incremento nelle opere infrastrutturali, segnando un passo avanti significativo rispetto alle precedenti valutazioni. Secondo il rapporto, tre lavori sono stati completati con successo nel corso dell’ultimo anno, mentre cinque nuovi cantieri sono stati aperti, rafforzando l’allineamento con il programma stabilito. Tuttavia, rimane un numero considerevole di undici progetti ancora fermi alla fase di proposta progettuale.

Progressi e ritardi

Il rapporto rivela che delle 69 infrastrutture ritenute urgenti da Confindustria Piemonte, solo 27 sono attualmente in fase di cantieramento, un aumento rispetto alle 22 precedenti. Allo stesso tempo, 39 progetti sono ancora sulla carta, di cui 27 in fase progettuale e dodici limitati alla proposta progettuale. Le tre opere completate includono il collegamento ferroviario Torino-Aeroporto di Caselle, la riattivazione del servizio ferroviario Casale Monferrato-Mortara e il nuovo ponte sul Ticino tra Vigevano e Abbiategrasso.

Aumento dei cantieri

Un punto lodevole emerso dall’analisi è il progressivo aumento dei cantieri in linea con il cronoprogramma, passando da 23 a 30 nell’ultimo anno. Di questi, 18 sono attualmente in fase di lavori. Al contempo, si è registrata una riduzione dei progetti in ritardo, scendendo da 20 a 16, di cui sette già avviati. Tuttavia, rimangono stabili a nove le opere con ritardi gravi, di cui due già in fase di cantieramento.

L’importanza delle infrastrutture

Il presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay, ha sottolineato l’importanza delle infrastrutture per lo sviluppo regionale, evidenziando la necessità di accelerare i processi di realizzazione, specialmente per progetti strategici come il Terzo Valico e Torino-Lione. Questi commenti riflettono l’urgente necessità di risolvere le criticità nell’attraversamento delle Alpi, fondamentale per il flusso commerciale tra Italia e Francia.

Nuove prospettive: territorio in evoluzione

Il presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia, ha proposto una nuova visione del territorio, non più statica ma come un luogo di flussi e connessioni. Questo approccio sottolinea l’importanza delle infrastrutture fisiche e virtuali nel favorire lo sviluppo locale e la competitività economica, specialmente in un contesto geopolitico incerto.

Ruolo delle camere di commercio

Coscia ha anche evidenziato il ruolo cruciale delle Camere di Commercio nell’elaborazione e nella realizzazione di progetti territoriali di sviluppo, nonché nel favorire il coordinamento tra diversi attori istituzionali e privati. Questo impegno si riflette nel monitoraggio delle priorità infrastrutturali condotto da Oti Piemonte e in altre iniziative di ricerca e promozione.

Finanziamento e sostenibilità

Il rapporto indica che dieci delle infrastrutture monitorate sono finanziate tramite fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con l’obiettivo di completarle entro il 2026. Tuttavia, si sono verificati rallentamenti su progetti chiave come il Terzo Valico e il raddoppio della linea ferroviaria Fossano-Cuneo, evidenziando sfide legate a condizioni geologiche e definizioni di modelli di esercizio.

Opportunità e sfide

Il prossimo decennio sarà cruciale per l’ecosistema piemontese, soprattutto per le imprese logistiche. L’infrastrutturazione in corso offre opportunità senza precedenti, ma anche sfide significative in termini di competitività, finanziamento, formazione e coesione sociale. Affrontare queste sfide richiederà un impegno collettivo e una visione a lungo termine per garantire lo sviluppo sostenibile e la prosperità della regione.

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