Cronaca & Attualità
Torino in lutto per il cardinale Severino Poletto: fu punto di riferimento durante la crisi Fiat
L’arcivescovo emerito è spirato nella nella casa di Testona di Moncalieri. Nel 2013 fu tra i primi a confortare i familiari dopo la tragedia ThyssenKrupp.
TORINO – Avrebbe compiuto 90 anni a marzo. E’ morto nella serata di ieri, sabato 17 dicembre, il cardinale Severino Poletto, arcivescovo emerito di Torino, alla guida della diocesi dal 1999 al 2010. E’ spirato nella casa di Testona di Moncalieri, dove si era ritirato dopo aver lasciato l’incarico a Torino. In precedenza era stato vescovo di Fossano (1980-1989) e di Asti (1989-1999).
Gli anni del seminario
Nato a Salgareda (Treviso) il 18 marzo 1933, nel 1952 seguì la famiglia, emigrata nel Casalese. A Casale Monferrato entrò in Seminario Maggiore nel 1953 e venne ordinato prete il 29 giugno 1957. Viceparroco e poi parroco fu sempre molto attento ai problemi sociali e del mondo del lavoro (per qualche tempo si impiegò anche a part time in una fabbrica casalese).
La crisi della Fiat
E a proposito dei problemi del lavoro, il suo episcopato fu segnato all’inizio proprio dalla grave crisi che colpì la Fiat nel 1999. Nel 2000. ricorda la diocesi, promosse un importante convegno in cui la Chiesa torinese apriva un tavolo di confronto con tutte le istituzioni, le parti sociali, le agenzie educative, il sistema del credito con un obiettivo chiaro: valorizzare il dialogo reciproco come strumento principale per superare una crisi che, fin dall’inizio, non riguardava solo l’azienda ma investiva l’intero territorio.
Nel 2013 Poletto presiedette in Duomo la messa di sepoltura per Giovanni Agnelli, patron della Fiat. E nel dicembre 2007 fu tra i primi ad accorrere presso i familiari degli operai morti e feriti nel tragico rogo della ThyssenKrupp, in corso Regina.
Non è ancora stata fissata la data del funerale.
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