Cronaca & Attualità
Esplosione in fabbrica, due operai feriti gravemente. I sindacati: chi controlla?
Terribile boato alla Providus Local, azienda che opera con il Gpl.
VOLPIANO – Grave infortunio sul lavoro nella giornata di oggi, mercoledì 11 gennaio, alla Providus Local di Volpiano, deposito di prodotti energetici a Gpl. Quattro operai sono rimasti ustionati a seguito di un’esplosione la cui dinamica deve essere ancora ricostruita. Due che erano all’esterno hanno riportato traumi da codice giallo, gli altri due sono invece in condizioni molto gravi, essendo stati investiti dall”esplosione e avendo riportato ustioni sul 10 e sul 25 per cento del corpo.
A intervenire sono stati gli operatori sanitari del 118, i vigili del fuoco, i carabinieri e gli ispettori dello Spresal. I due feriti più gravi sono stati ricoverati al Cto, dove sono stato intubati. Gli altri due sono invece stati portati all’ospedale San Giovanni Bosco. Si tratta di due dipendenti della Providus e di due esterni.
Possibile esplosione di un macchinario
Lo scoppio potrebbe essere stato innescato dal malfunzionamento di un’apparecchiatura che riempie le bombole di Gpl. L’indagine deve comunque ancora essere completata, e ci vorrà presumibilmente qualche giorno.
La reazione del sindacato: pochi controlli
«Ancora un grave incidente sul lavoro nel torinese, con quattro operai feriti, di cui due molto gravi, alla Providus di Volpiano, deposito di prodotti energetici a Gpl – si legge su una nota della Cgil -. La drammatica striscia di infortuni prosegue, senza sosta, anche in questi primi giorni del 2023, dopo che nel 2022 le denunce di infortunio sono aumentate del 40 per cento, e a pochi giorni dalla commemorazione, in via Genova a Torino, dei tre operai morti il 18 dicembre 2021 nel crollo di una gru. Le parole chiave sono formazione e controlli, ma questi ultimi – benché evocati – si fanno molto poco: eppure avrebbero un effetto deterrente importante. E non sembrano una priorità neanche negli annunci del nuovo Governo».
Continua a leggere le notizie di Diario di Torino e segui la nostra pagina Facebook