Politica
Sviluppo turistico dei parchi: i piani di Giunta illustrati da Carosso in Terza
La volontà è quella di promuovere il coordinamento e le sinergie tra le iniziative delle varie aree protette incontrando periodicamente, anche sul territorio i direttori ed i presidenti dei diversi enti, per fare squadra
TORINO – “Sono stati avviati molti progetti per la valorizzazione dei nostri parchi e per questo vogliamo proseguire nel nostro intento di promuovere il coordinamento e le sinergie tra le iniziative delle varie aree protette incontrando periodicamente, anche sul territorio i direttori ed i presidenti dei diversi enti, per fare squadra”. Lo ha detto il vicepresidente della Giunta regionale, Fabio Carosso, illustrando in Quinta Commissione presieduta da Angelo Dago, il capitolo del Defr dedicato appunto ai parchi.
“Vi sono anche delle criticità, come quelle derivanti dai danni da animali selvatici – ha continuato Carosso -. In quest’ambito pensiamo anche all’utilità di creare una filiera della carne per non sprecare gli animali abbattuti. Stiamo studiando i dati e le proposte del mondo scientifico per arrivare a creare una situazione sinergica e non di contrasto tra la tutela del lupo e la pastorizia”.
Al termine la Commissione ha dato parere positivo a maggioranza, per le materie di competenza, alla proposta di deliberazione 244 “Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2023-2025”.
“Abbiamo già avuto dei riscontri positivi a livello turistico – ha aggiunto il vicepresidente – per cui continuerà ad essere una nostra priorità far visitare le bellezze dei nostri Parchi, le bellezze del Piemonte. Per promuovere la conoscenza del nostro patrimonio ci appoggiamo non solo ai canali tradizionali, ma anche a quelli social”.
Alcuni consiglieri sono intervenuti chiedendo delucidazioni, tra questi Sean Sacco (M5s) in merito alla valorizzazione degli immobili presenti de La Mandria e in generale. Carosso ha spiegato che diversi immobili de La Mandria partecipano già a bandi europei per la loro risistemazione mentre, in generale, è in atto una ricognizione nelle varie aree protette per capire se vi siano immobili e terreni che sia opportuno alienare per recuperare risorse.
Sarah Disabato (M5s) ha sostenuto la necessità di approccio scientifico per la gestione dei problemi derivanti dagli animali selvatici, i relativi risarcimenti e lo sviluppo di iniziative imprenditoriali all’interno delle aree protette. Silvana Accossato ha chiesto di fare il punto sulla situazione dei lavoratori dei parchi. Lo stesso presidente Dago si è soffermato sulla necessità di valorizzare l’aspetto economico, anche similmente a quanto fatto in Lombardia, derivante dai capi di animali selvatici abbattuti, oltre a sottolineare la necessità di tutelare la sicurezza dei cittadini e delle imprese che si trovano a dover convivere con la presenza del lupo.
Carosso ha evidenziato che esiste una forte preoccupazione in molte parti del territorio sulla presenza del lupo. Tuttavia, ogni iniziativa dovrà essere basata su riscontri scientifici. Per mettere in atto le giuste misure di tutela è necessario anche avere l’aiuto di risorse europee. Attivare una filiera della carne derivante dagli abbattimenti potrà apportare delle risorse da reinvestire per pagare i danni causati da questi animali. Per quanto riguarda i dipendenti, il turnover è garantito, anche se qualche dipendente in più sarebbe utile.
Sulla possibile trasformazione dei Parchi (per esempio il Parco delle Alpi Marittime ipotizzato come Parco nazionale) è intervenuto Matteo Gagliasso (Lega). Su questo punto il vicepresidente si è dichiarato aperto a qualsiasi miglioramento utile al territorio.
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