Lettera al Papa: non chiudete il monastero delle Carmelitane di Torino

TORINO – Il monastero delle suore Carmelitane Scalze di Torino è sulla via della chiusura. Una decisione presa dai vertici dell’ordine religioso, ma i fedeli e i laici che ruotano attorno al monastero stanno facendo l’ultimo disperato tentativo per salvarlo. Una lettera al Papa. Sarà consegnata a breve a Francesco e vuole rappresentare il pensiero delle religiose del convento e dei laici che lo frequentano.

Nella lettera, i fedeli si rivolgono al Papa “in ginocchio”, chiedendo perdono “per l’ardire” con cui si rivolgono a lui e chiedono che la decisione venga rivista e che si faccia retromarcia. Anche perché si verrebbe così a chiudere una storia lunga 130 anni.

Ci vivovo sei suore, di cui due molto anziane

Uno dei motivi per cui si sta lottando per evitare la chiusura del monastero è che attualmente vi vivono sei religiose, di cui due molto anziane e malate. Sradicare queste donne da questo luogo significherebbe far loro del male. Inoltre, i fedeli sottolineano che la modalità con cui è avvenuta l’imposizione della chiusura ha addolorato religiose, sacerdoti e laici che guardano al Carmelo con profonda convinzione.

Quella visita al monastero

Tutto pare essere iniziato con una visita a sorpresa al monastero, quando si sono presentate due religiose inviate dall’ordine per controllare il complesso. Più che altro, una sorta di commissariamento, con la vecchia gestione del convento che è stata interamente azzerata e le anziane religiose sono state costrette ad accettare la chiusura.

I fedeli chiedono al Papa di fare ritirare questo decreto, dando alla suore il permesso di accogliere nuove consorelle anche da fuori Italia.

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