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Cronaca & Attualità

Cieco per l’Inps, ma si volta a guardare il “lato B” di una donna. Viene condannato

Un settantenne torinese è stato condannato in primo grado per truffa ai danni dell’Inps: secondo il giudice, avrebbe fatto finto di essere cieco per avere l’indennità. Si parla di circa 30mila euro.

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TORINO – Per gli archivi dell’Inps era cieco totale, e come tale incassava l’indennità di accompagnamento dall’Istituto per la previdenza sociale. Lo ha fatto per tre anni, dal 2015 al 2018, percependo circa 30mila euro. Finché non è stato beccato a fare cose che un non vedente normalmente non fa.

Per esempio, filmare il cane e postare i video sui social. Oppure attraversare con relativa sicurezza una strada trafficata. Ma anche voltarsi a guardare il “lato B” di una donna che gli era passata davanti sul marciapiede.

Insomma, per la guardia di finanza e per il gip ce n’era abbastanza per rinviare l’uomo a processo. Si tratta di settantenne che abita a Torino nella zona Barriera di Milano.

Dal rinvio a giudizio alla condanna

Nei giorni scorsi è stato celebrato il processo di primo grado, e anche per il giudice gli elementi raccolti a riprova della sua falsa attestazione sono inequivocabili. Tant’è che ha condannato l’uomo a un anno di carcere (con la condizionale). Una patologia c’è, ma non da renderlo cieco.

Lui ha negato tutto

L’uomo però ha rigettato tutte le accuse. Il suo legale ha spiegato che viene considerato cieco anche chi ha una situazione molto grave ma non di totale buio: può presentare per esempio una residua visione periferica, anche se molto limitata e talvolta in un solo occhio.

Non solo: secondo la difesa anche i vari episodi al limite dell’incredibile, sarebbero in qualche modo spiegabili. Probabile quindi che si vada al ricorso in Appello.

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