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Serie A: la Juventus esclusa dal Var? Il caso scatena polemiche

La controversa direzione arbitrale nella partita Cagliari-Juventus solleva interrogativi sulla coerenza del sistema Var e l’equità nel trattamento delle squadre di Serie A

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Monitor Var, Serie A
Monitor Var, Serie A ( © Depositphotos)

Il weekend calcistico della 33ª giornata di Serie A ha lasciato i tifosi con l’amaro in bocca, soprattutto a causa della direzione arbitrale di Piccinini nella partita Cagliari-Juventus presso lo stadio Unipol Domus. L’episodio che ha scatenato le polemiche è stata la gomitata di Mina ai danni di Alcaraz nell’area dei sardi, un fallo evidente che non è stato sanzionato dall’arbitro e che non ha richiamato l’attenzione del Var

Una decisione non corretta dal Var

Il colombiano Mina ha colpito il volto di Alcaraz con una gomitata, causandogli una vistosa ferita che ha richiesto tre punti di sutura. Nonostante la gravità del fallo, l’errore dell’arbitro non è stato corretto nemmeno dal Var. La mancata sanzione ha sollevato interrogativi sulla coerenza e l’efficacia del sistema di revisione video.

La Juventus: un caso isolato

La controversia solleva anche questioni più ampie, come quella relativa al trattamento delle squadre da parte del Var. La Juventus emerge come un caso unico, l’unica squadra di Serie A a non aver mai beneficiato di una On Field Review a proprio favore. Statistiche recenti mostrano che altre squadre hanno ricevuto un numero significativo di revisioni “pro”, mentre la Juventus sembra essere stata ignorata dal sistema.

Fattori da considerare

Tuttavia, l’analisi delle statistiche va oltre la mera valutazione degli arbitri e dei Var. Esistono variabili imprevedibili che influenzano il numero e l’esito delle revisioni, come il tipo di partite e altre circostanze. Tuttavia, le discrepanze nei dati sollevano interrogativi sulla consistenza e l’imparzialità del processo decisionale.

Due concetti fuorvianti

Alcuni concetti spesso discussi, come la tendenza dei Var meno esperti a non richiamare i colleghi più autorevoli o la riluttanza degli arbitri più esperti a sottoporsi alla revisione, possono risultare fuorvianti. L’obiettivo principale di un arbitro è ridurre al minimo gli errori e correggere quelli eventualmente commessi. La discussione dovrebbe concentrarsi su come migliorare la tecnica arbitrale e garantire una maggiore coerenza nelle decisioni.

Migliorare la tecnica e la coerenza

La qualità del lavoro tecnico degli arbitri è fondamentale, poiché va oltre la semplice conoscenza del regolamento. È essenziale comprendere a fondo il gioco del calcio, le dinamiche di gioco, le tattiche e i giocatori per prendere decisioni informate e coerenti. È evidente che c’è spazio per migliorare la tecnica arbitrale e garantire una maggiore coerenza nelle decisioni.

Una soglia uniforme per l’intervento Var

È evidente la necessità di stabilire una soglia uniforme per l’intervento del Var, evitando sia interventi eccessivi che sottovalutazioni dei casi più evidenti. Le diverse esperienze degli arbitri e le differenze nei protocolli adottati dalle competizioni europee possono influenzare l’approccio alla revisione video. Tuttavia, è essenziale mantenere un livello elevato di intervento del Var per garantire la giustizia e l’imparzialità nel calcio professionistico.

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