Seguici su

Economia & Lavoro

Un marchio W.I.P. per le PMI piemontesi virtuose in welfare e sostenibilità

Il riconoscimento consegnato presso il Consiglio Regionale alle aziende selezionate da “W.I.P. #Welfare aziendale in Piemonte” il progetto della Commissione Regionale Pari Opportunità

Avatar

Pubblicato

il

Sono trentasei le piccole e medie imprese piemontese che hanno ricevuto il marchio W.I.P. (# Welfare Aziendale In Piemonte)
Sono trentasei le piccole e medie imprese piemontese che hanno ricevuto il marchio W.I.P. (# Welfare Aziendale In Piemonte)

Sono trentasei le piccole e medie imprese piemontese che hanno ricevuto il marchio W.I.P. (# Welfare Aziendale In Piemonte) voluto dalla Commissione Regionale per la Realizzazione delle Pari Opportunità fra uomo e donna per valorizzare le PMI che hanno avviato misure di welfare aziendale in un’ottica innovativa, collegata agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’Onu.

L’evento, ieri presso la Sala Viglione del Consiglio Regionale, ha visto la presenza dell’Assessore Regionale alle Pari Opportunità Chiara Caucino e dei rappresentanti delle Associazioni di categoria che hanno collaborato al progetto per la selezione delle aziende: CNA Piemonte, Coldiretti Piemonte, Confagricoltura Piemonte, CONFAPI Piemonte – Apid – Imprenditorialità Donna, Confartigianato Imprese Piemonte, Confcommercio Imprese per l’Italia Piemonte, Confcooperative Piemonte, Confederazione Italiana Agricoltori Piemonte, Confindustria Piemonte, Legacoop Piemonte.

«Certo, mi rendo conto che in un mondo ancora tutto sommato anche inconsapevolmente maschilista – ha sottolineato l’assessore Chiara Caucino – eredità di retaggi nemmeno troppo antichi, questo concetto suoni a molti utopico, quasi irrealizzabile, ma le situazioni che vediamo in altri Paesi del mondo ci dicono che così non è. E se l’Italia è ancora indietro è, a maggior ragione, nostro compito correre ancora di più per realizzare quella rivoluzione culturale, senza la quale ogni sforzo diviene vano se non puramente sterile e simbolico. Sapere che trentasei piccole medie imprese piemontesi riceveranno il marchio Welfare Aziendale rappresenta per me un caloroso raggio di luce e di speranza di essere sulla strada giusta, in quanto significa che quelle aziende non si sono limitate, come spesso accade, alle parole, ma hanno attivato strumenti concreti attraverso azioni di sensibilizzazione raccontando quali devono essere le best pratices: dalle strutture lavorative più idonee al grande tema della parità retributiva, fino alla promozione delle  pari opportunità di lavoro. Molto significativo è anche il risultato della ricerca effettuata sulle Pmi che conferma i nostri dati, ovvero che il welfare aziendale è in grado di aumentare la produttività e la felicità dei dipendenti che, lavorando con entusiasmo e nelle migliori condizioni, danno poi il meglio di se stessi, operando una vera e propria «rivoluzione copernicana», in positivo, nella visione del lavoro, non più percepito come un peso, ma come uno stimolo».

Il catalogo e un video per raccontare le imprese virtuose

Il progetto di azione positiva ha realizzato un catalogo di piccole e medie imprese “virtuose” selezionate in base a sette aspetti con cui sono stati classificati i sistemi di welfare aziendale: impatto ambientale, qualità alimentare, impatto sociale, sostenibilità economica, innovazione, governance della sostenibilità e passaggio generazionale. «Presentando le loro buone prassi il catalogo propone spunti di riflessione agli imprenditori – ha spiegato Maria Rosa Porta, Presidente CRPO – che potranno trarre benefici da una serie di misure e di iniziative di welfare volte alla creazione e diffusione del benessere nel luogo di lavoro e al miglioramento del clima aziendale. Queste PMI ci raccontano in modo concreto come il welfare favorisca un incremento nelle performance aziendali».

Nove aziende sono protagoniste, inoltre, del video racconto della durata di 35’ realizzato per approfondire come le PMI possano agire come soggetto sociale, oltre che economico e di mercato, per via della loro diffusione nel territorio e per la vicinanza ai lavoratori e alle famiglie, dando vita a un nuovo welfare di sussidiarietà. Il video sarà utilizzato nell’ambito di incontri proposti nei prossimi mesi nelle Scuole Secondarie di secondo grado e in collaborazione con le associazioni di categoria.

«Il welfare oggi, oltre ad essere strategico per la crescita delle imprese, può essere una leva per la ripresa sostenibile del Paese – ha spiegato Lella Bassignana Coordinatrice della sezione Welfare, lavoro e conciliazione della Commissione Regionale Pari Opportunità –  Nella sua evoluzione è diventato “a filiera corta”: un welfare aziendale fortemente aperto al territorio, incline ad attivare filiere produttive di valore capaci di mettere a sistema le risorse locali e di innescare circoli virtuosi di sviluppo (sociale ed economico) in una prospettiva sostenibile e inclusiva, coerente con quella dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile promossa dall’ONU».

Continua a leggere le notizie di Diario di Torino e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *