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Economia & Lavoro

Lavoro, in Piemonte boom di assunzioni previste (29.690) per marzo 2024

Nonostante le difficoltà nel reperimento di personale qualificato, il Piemonte si prepara a un periodo di crescita economica e occupazionale significativa. Le imprese dovranno adottare strategie innovative per superare le difficoltà nel reperimento di talenti e capitalizzare sulle opportunità offerte da questo periodo di sviluppo

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Persone e professioni - Lavoro, in Piemonte boom di assunzioni previste (29.690) per marzo 2024
Persone e professioni (© Depositphotos)

Le imprese piemontesi si preparano a un’iniezione di nuove opportunità occupazionali, con 29.690 contratti programmati per il mese di marzo 2024. Questo valore si estende a un impressionante totale di 87.330 assunzioni se consideriamo l‘intero trimestre da marzo a maggio dello stesso anno. Questa prospettiva offre uno sguardo promettente sul mercato del lavoro in Piemonte.

Trend positivo con +6,7% rispetto all’anno precedente

I dati evidenziano un trend positivo sia su base mensile, con un aumento di 1.870 assunzioni rispetto a marzo 2023, corrispondente a una variazione tendenziale del +6,7%, sia su base trimestrale, con un incremento di 7.120 assunzioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo trend si allinea con l’andamento nazionale, che registra un +7,1% su marzo 2023 e un +8,7% rispetto al trimestre marzo-maggio 2023.

Settori trainanti, profili ricercati e tipologia di contratti

Il tessuto imprenditoriale piemontese si dimostra fiducioso, con il turismo, il commercio, i servizi alle persone e le costruzioni che spiccano tra i settori con previsioni ottimistiche. Questi ambiti rappresentano il fulcro delle 87.330 assunzioni previste nel trimestre marzo-maggio 2024, con il turismo in testa (14,2% del totale), seguito dal commercio (13,7%) e dai servizi alle persone (12,9%).

Le figure professionali più richieste riflettono le esigenze del mercato, con 24% delle assunzioni destinato a professioni commerciali e dei servizi e il 31% riservato agli operai specializzati e ai conduttori di impianti. Interessante notare che circa un’assunzione su tre coinvolgerà giovani con meno di 30 anni, mentre il 20% riguarderà personale immigrato.

La domanda di lavoro in Piemonte continua a essere trainata dai contratti a tempo determinato, che rappresentano il 59% delle entrate programmate, seguiti da quelli a tempo indeterminato che raggiungono il 31% dei casi, registrando un incremento rispetto al mese precedente. L’apprendistato rappresenta ancora una fetta significativa, scendendo al 8% delle entrate.

Difficoltà di reperimento

Nonostante le prospettive brillanti, le imprese del Piemonte si scontrano con un elevato mismatch tra domanda e offerta di lavoro. La quota di assunzioni di difficile reperimento si attesta al 49,9%, in linea con il dato del mese precedente e con quello di un anno fa. Le difficoltà principali sono legate alla mancanza di candidati e allinadeguata preparazione degli stessi.

Le professioni più problematiche da trovare includono fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica e tecnici della distribuzione commerciale, con una difficoltà di reperimento che sfiora o supera l’80%.

Le difficoltà di reperimento non si limitano alle professioni, ma si estendono anche al livello di istruzione e alle qualifiche. Si segnala un’alta difficoltà nel trovare candidati con istruzione tecnica superiore e laureati in settori specifici come le scienze matematiche, fisiche e informatiche.

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