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Mi faccio l’officina nel garage: cresce il fenomeno degli abusivi, la polizia ne ferma tre

In un mese portati a termine una cinquantina di controlli su attività addette alla riparazione auto.

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TORINO – Nel solo mese di gennaio sono state controllate in tutto il Piemonte una cinquantina di autofficine, o attività analoghe operanti nel settore della circolazione stradale. Un’operazione condotta dal compartimento di polizia stradale di Torino, con l’impiego degli investigatori delle sezioni e dei distaccamenti presenti sul territorio piemontese e valdostano.

Tre sono state le autofficine individuate che operavano in maniera completamente abusiva. Si trovavano nelle provincie di Aosta, Cuneo e Biella. Qui sono state trovate e sottoposte a sequestro attrezzature di vario tipo, pezzi di ricambio, banchi da lavoro e ponti sollevatori che i “titolari” usavano per svolgere l’attività di autoriparatore.

Irregolarità anche nella gestione dei rifiuti

Al di là dell’abusivismo totale, le irregolarità più ricorrenti rilevate nel corso dei controlli sono state quelle di carattere ambientale e legate alla incontrollata gestione dei rifiuti  da parte di carrozzieri, autoriparatori e autodemolitori (in totale dieci le violazioni riscontrate nelle province di Alessandria, Aosta, Cuneo, Novara e Vercelli, di cui tre di rilevanza penale).

E poi ci sono quelle riferite al Testo unico delle leggi di Pubblica sicurezza che punisce l’irregolare tenuta del registro delle operazioni giornaliere sul quale devono essere annotati gli estremi identificativi dei veicoli o dei pezzi di ricambio e  le identità delle persone che compiono operazioni con l’esercente.

I controlli da parte della Polizia Stradale continueranno nei prossimi mesi.

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