Cronaca & Attualità
Accoltellano un uomo, poi sfondano vetrine e derubano negozi: arrestati due giovani
In manette a Torino 24enne e 25enne: hanno colpito un cinese, poi si sono dedicati ad altre razzie.
TORINO – Hanno colpito un uomo per derubarlo, poi hanno sfondato le vetrine di due negozi sempre a scopo di furto. Ora due cittadini marocchini di 25 e 24 anni sono stati sottoposti a fermo a Torino: sono indiziati dei delitti di tentata rapina aggravata in concorso e furto pluriaggravato in concorso. Ai due sono si contesta anche il tentato furto aggravato in concorso e furto pluriaggravato in concorso per altri episodi delittuosi di cui si sarebbero stati autori.
Tutto inizia alle 6 del mattino di ieri, domenica 1 gennaio. I due avrebbero aggredito un cittadino di origi cinesi in via San Massimo. Nel corso dell’aggressione, quest’ultimo veniva colpito da una coltellata alla schiena. Soccorso, veniva trasportato in codice giallo all’ospedale Cto, dove forniva le descrizioni dei suoi aggressori. I due presunti autori del gesto nel frattempo si erano dati alla fuga.
Presi di mira bar e negozio
Un paio di ore dopo, equipaggi della squadra volante venivano inviati in via della Rocca angolo via Giolitti per la presenza di due persone intente a colpire le vetrine dei negozi. Sul posto gli agenti rintracciano il 24enne e il 25enne, notando anche due vetrine danneggiate, quella di un bar e quella di un negozio di abbigliamento. Entrambe presentavo un foro con tracce di ingresso all’interno.
Nel primo caso erano stati rubati denaro contante e un notebook. Addosso a uno dei due veniva anche trovato un cellulare rubato circa un’oretta prima a un uomo in piazza Vittorio da due persone, come raccontato poi dalla vittima.
Scatta il fermo per tentata rapina
Le descrizioni dei due, inoltre, risultavano compatibili con quelle fornite dalla vittima dell’aggressione di via San Massimo, ragioni per cui valutati tutti gli elementi raccolti, entrambi venivano sottoposti a fermo per la tentata rapina. Il più giovane veniva anche denunciato in stato di libertà per lesioni. Deferimento che scattava anche per il reato di ricettazione poiché, all’atto della perquisizione, era in possesso di diversi monili e preziosi di cui non ne giustificava il possesso.
Foto d’archivio
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