Economia & Lavoro
Piemonte, crescita record dell’internazionalizzazione: +17 punti dal 2018
Il Piemonte supera la media nazionale nell’internazionalizzazione, crescendo di 17 punti dal 2018. Aumentano lavoro straniero, IDE, turismo, studenti internazionali. Un trend in ascesa che consolida la vocazione globale della regione
Il Piemonte si conferma una regione ad alta vocazione internazionale, con una performance in costante crescita dal 2018 a oggi. Un indice sintetico realizzato da Unioncamere Piemonte mostra un netto miglioramento sia sotto il profilo economico che sociale, con dati superiori alla media italiana.
I dati dell’indice di internazionalizzazione
Nel 2023 il grado di internazionalizzazione del Piemonte ha registrato un incremento di oltre cinque punti percentuale rispetto all’anno precedente, superando di circa 17 punti il valore del 2018 (posto uguale a 100). Questo risultato, generato da un rafforzamento sia dell’indice economico che di quello sociale, conferma la traiettoria di crescita intrapresa dalla regione negli ultimi tre anni.
Composizione dell’indice, economia e società
L’indice di internazionalizzazione è composto da due sottocategorie:
- Indice di internazionalizzazione economica: misura la propensione al commercio internazionale, la capacità di attrarre Investimenti Diretti Esteri (IDE) e la presenza di lavoratori stranieri. Nel 2023 questa componente è cresciuta del 5,6% su base annua;
- Indice di internazionalizzazione sociale: valuta la presenza di stranieri tra i residenti, l’afflusso di turismo internazionale e il ruolo degli stranieri nella formazione, in particolare negli Atenei piemontesi. Quest’area è cresciuta del 5,0% rispetto al 2022.
Spinte economiche e dinamiche sociali
Sul versante economico, l’indicatore più dinamico riguarda la forza lavoro straniera, cresciuta dell’11,2% rispetto al 2022. L’attrattività degli IDE è aumentata dell’8,1%, mentre la propensione al commercio internazionale ha segnato un progresso più contenuto, pari all’1% annuo.
Dal punto di vista sociale, l’incremento maggiore è stato registrato nella formazione internazionale (+6,3%), con un numero crescente di studenti stranieri negli Atenei piemontesi, seguito dall’aumento della presenza di turisti internazionali (+5,7%). Anche la quota di stranieri residenti è in crescita del 3,1%.
Piemonte avanti rispetto alla media italiana
Il Piemonte non solo ha fatto registrare una crescita costante nel tempo, ma risulta più internazionalizzato della media italiana di quasi 16 punti. Particolarmente significativi sono i gap positivi in termini di formazione internazionale (+65 punti rispetto alla media nazionale) e attrattività degli IDE (119,0 rispetto a 100), nonché la propensione al commercio internazionale (117,6).
Piemonte dietro solo alla Lombardia
Mettendo a confronto il livello di internazionalizzazione globale con altre regioni di riferimento, il Piemonte si posiziona al secondo posto, dietro la sola Lombardia, che presenta un indice superiore di oltre quaranta punti rispetto alla media italiana. Il Piemonte mantiene un livello complessivo di apertura internazionale superiore non solo a quello medio nazionale, ma anche a quello di molti altri territori monitorati.
Secondo Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte, questi dati evidenziano un Piemonte “dinamico e proiettato verso i mercati globali”. Inoltre, la collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini, e il ruolo di supporto svolto da realtà come il Ceip e il sistema delle Camere di commercio, favoriranno ulteriormente la crescita internazionale del territorio, consolidandone la reputazione globale.
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