Cronaca & Attualità
Bimba di tre mesi salvata da virus respiratorio grazie all’apparato di ossigenazione
Ha successo la terapia attivata all’ospedale Regina Margherita di Torino.
TORINO – Una bambina di appena tre mesi rischiava di morire a causa del virus sinciziale, un patogeno che colpisce l’apparato respiratorio. E’ stata salvata all’ospedale Regina Margherita di Torino grazie all’Ecmo, un apparecchio per l’ossigenazione extracorporea della membrana. La piccola è stata inizialmente ricoverata all’ospedale di Magenta e da lì trasferita a Novara, nella terapia intensiva pediatrica.
Ma nonostante si fosse tentata qualunque strategia ventilatoria, i medici si sono resi conto che questi trattamenti convenzionali non avrebbero avuto successo.
Allertato l’Ecmo Team al Regina Margherita
E’ stato allora allertato l’Ecmo Team pediatrico dell’ospedale infantile Regina Margherita. L’assistenza respiratoria fornita da questo sistema consiste in una pompa che, tramite una cannula a doppio lume, aspira il sangue venoso prima che questo entri nei polmoni malfunzionanti, lo ossigena, e lo rimanda nel circuito ematico del paziente. In questo modo la macchina riesce a sostituire completamente i polmoni garantendo degli scambi respiratori ottimali.
Le condizioni cliniche della piccola paziente, di soli 5 chili di peso, si sono immediatamente stabilizzate, tanto da consentire il suo trasferimento in condizioni di sicurezza in terapia intensiva cardiochirurgica al Regina Margherita. In questo modo è stato possibile trattare l’infezione ed aspettare che i polmoni riprendessero a funzionare regolarmente. L’Ecmo è infine stato rimosso con successo dopo 9 giorni di assistenza.
Confermato il livello di professionalità del Regina Margherita
Una realtà che ribadisce l’altissimo livello professionale espresso dall’ospedale Regina Margherita, in grado di trattare anche le più severe forme di polmonite come quelle che negli ultimi tempi stanno mettendo a dura prova le pediatrie e le rianimazioni pediatriche nazionali. Ed anche un esempio di collaborazione multidisciplinare molto efficiente, che permette ai centri periferici di essere supportati efficacemente qualora i loro mezzi non fossero sufficienti a gestire i loro piccoli pazienti.
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