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Nel 2023 gli italiani hanno scelto bio: il mercato cresce del 7%

Cresce il mercato dei prodotti bio in Italia

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Nel 2023 gli italiani hanno scelto bio: il mercato cresce del 7%

Cresce il mercato dei prodotti bio in Italia. Nel 2023 le vendite di alimenti biologici hanno superato i 4 miliardi di euro, registrando un +7% rispetto allo scorso anno. Un trend positivo che viene confermato anche dalla presenza sempre più consistente di questo tipo di prodotti sugli scaffali dei principali distributori italiani.

La catena di ipermercati e centri commerciali Bennet, infatti, ha osservato come nel triennio 2020-2023 il numero di alimenti bio sia cresciuto del 148% all’interno dei suoi punti vendita. Ciò è dovuto in parte anche al lancio di Bennet Bio, una linea di prodotti biologici che possono essere consultati e acquistati direttamente online tramite il sito e l’app dedicati.

Ma quali sono i prodotti biologici che gli italiani mettono maggiormente nel carrello? E quali sono i fattori che li portano a optare per questa scelta? È a queste domande che Bennet cerca di rispondere attraverso l’infografica “Come funziona davvero il tuo carrello bio”.

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Tra gli alimenti che vanno a comporre il carrello bio, in cima alle preferenze spiccano frutta e verdura fresca (23%), seguite da uova (12%) e olio EVO (9%). A concludere la top 5 dei prodotti biologici preferiti ci sono poi marmellate (7%) e carne (6%).

Per quanto riguarda i driver motivazionali, invece, il principale è la maggiore sicurezza per la salute, fondamentale per il 27% degli italiani. Privi di sostanze chimiche, i prodotti bio vengono scelti perché più sicuri a livello igienico-sanitario, ma anche per le loro proprietà nutrizionali (9%) e per il loro sapore più genuino e naturale (7%), il che li rendono dunque garanzia di qualità (10%).

Altri due criteri che orientano le decisioni degli italiani sono il rispetto dell’ambiente (23%) e l’attenzione al benessere degli animali (10%), i quali si vanno ad aggiungere anche all’intenzione di sostenere i piccoli produttori locali e regionali (10%).

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